Il Milleproroghe alla prova del Parlamento.

Il Milleproroghe alla prova del Parlamento. Il decreto – con dentro anche proroga tutela e commissariamento Gse – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre.

La legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale Con l’entrata in vigore del provvedimento anche l’equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette Arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 162/2019 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”, meglio noto come Milleproroghe. Licenziato in due tempi in Consiglio dei ministri (il 21 e il 23 dicembre), il DL è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre entrando in vigore il giorno stesso. Composto da 44 articoli il provvedimento – atteso ora in Parlamento per la conversione – contiene per quanto di interesse il rinvio della fine della maggior tutela e il commissariamento del Gse. Il testo definitivo di entrambe le norme conferma le ultime anticipazioni (QE 30/12/19). In particolare lo slittamento della completa liberalizzazione del mercato retail è disciplinata all’articolo 12 del decreto che riprende il subemendamento Pirro entrato e uscito dalla Legge di Bilancio per inammissibilità (QE 16/12/19). Nel dettaglio, intervenendo sulla Legge Concorrenza n. 124/2017, si rimanda la data dal 1° luglio 2020 al 1° gennaio 2022 per tutti, piccole imprese e domestici. Sempre l’articolo 12 prevede – modificando il comma 59 della Legge concorrenza e dunque con riferimento al settore gas – che entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Milleproroghe emani un decreto Mise, sentita Arera e previo parere delle commissioni parlamentari competenti, per definire modalità e criteri per l’ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato, tenendo conto delle necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel mercato libero. L’articolo 12 del Mileproroghe modifica altresì la Legge Concorrenza in relazione all’albo venditori elettrici. In sintesi si dispone che “sentita” Arera, con decreto Mise da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del DL si fissino criteri, modalità e requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità per l’iscrizione e la permanenza nell’elenco da istituire prezzo il Mise, distinguendo tra “requisiti imprescindibili per la permanenza” e “requisiti connessi a indicatori generali sullo svolgimento dell’attività”. Il commissariamento del Gse è invece disciplinato all’articolo 40 del DL. II termine entro il quale procedere al commissariamento è fissato in 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (non più 15 come si diceva nelle prime bozze), scadenza entro la quale con Dpcm sono nominati, su proposta del Mise e del Mineconomia, un commissario e un vicecommissario che durano in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2020. Al commissario, si legge nel Milleproroghe, spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della società e per lo svolgimento della sua attività è corrisposto un compenso annuo onnicomprensivo pari a quello previsto per la carica di amministratore delegato della fascia di appartenenza come disciplinato per le società controllate dal Mef “ai sensi del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 24 dicembre 2013, n. 166”. Al vicecommissario (figura non presente nelle prime bozze di DL), che sostituisce il commissario “in caso di assenza o impedimento”, è corrisposto un compenso annuo onnicomprensivo pari al 50% di quello previsto per la carica di a.d. delle società controllate dal Mef

 

FONTE: Quotidiano Energia
IMMAGINE: FREEPIK